Ortodonzia

intercettiva

precoce

La malocclusione è una patologia tipicamente evolutiva che mette le sue radici durante le primissime fasi di sviluppo della bocca assumendo col passare del tempo caratteristiche di sempre maggiore complessità.

Da qui l’importanza una valutazione ortodontica dei bambini in età prescolare, tra i 3 e i 6 anni

In questo periodo l’intervento dell’ortodontista si concretizza in quella che viene definita come “ortodonzia Intercettiva” che per definizione è una terapia precoce atta a prevenire o correggere la malocclusione, proprio al suo insorgere, allo scopo di evitarne l’aggravamento.

l’intercezione precoce

Molto sinteticamente la crescita cranio-facciale può essere intesa come la risultante della modulazione ambientale sull’espressione dell’informazione genetica del singolo individuo.

La crescita del mascellare superiore avviene come epifenomeno della crescita cerebrale. Col passare degli anni il mascellare superiore cresce quindi in avanti e in basso.

La mandibola cresce in parte in base all’informazione genetica ricevuta dai genitori e in parte in base alla informazione funzionale che riceve dall’occlusione.

Tutte quelle condizioni che determinano, in età precoce, un non corretto posizionamento della mandibola con un suo dislocamento in qualsiasi piano dello spazio ne guideranno la crescita in quella direzione.

Senza intercezione precoce nell’individuo adulto non ci sarà armonia nella posizione reciproca dei mascellari e l’intervento ortodontico risulterà estremamente complicato e con risultato non ottimale. Viceversa l’intercezione precoce di un dislocamento mandibolare è semplice e permette un armonico sviluppo delle basi ossee con armonizzazione dei tessuti molli e dell’estetica del volto.

Intercettare in tenera età

 

Piccoli pazienti che presentano un profilo con mento sfuggente (seconda classe) o con un mento troppo pronunciato (terza classe) possono essere efficacemente intercettati in tenerà età mentre da adulti la correzzione di questi problemi non è più possibile e nei casi gravi obbliga al ricorso alla chirurgia maxillo faciale.

Il problema con cui più frequentemente ci confrontiamo in età prescolare è il deficit trasversale del mascellare superiore. (palato stretto).

La presenza di un mascellare superiore contratto obbliga la mandibola a dislocarsi o di lato o indietro.

La riduzione del diametro trasverso del mascellare superiore può avere numerose origini:

Dietetica

legata all’abitutine di masticare poco cibi poco consistenti con notevole riduzione delle forze che si scaricano sui mascellari guidandone lo sviluppo

Deglutizione atipica

Presenza di una deglutizione atipica con spinta linguale anteriore e postura bassa della lingua a riposo. Molto frequente in bambini allattati, a volte anche solo per periodi brevi, artificialmente. Con questo tipo di allattamento il neonato impara a spingere con la lingua in avanti per chiudere il buco del biberon e evitare che il latte gli vada di traverso. Poi questo pattern dei deglutizione viene acquisito e mantenuto e viene a mancare l’effetto morfo-formatore che il dorso della lingua ha sul mascellare superiore.

Ingombro tonsillare

Presenza di un notevole ingombro tonsillare che costringe la lingua in avanti.

Frenulo linguale corto

Presenza di un frenulo linguale corto che impedisce il normale movimento linguale.

Respirazione orale

Respirazione orale conseguente per esempio a ingombro adenoideo delle vie aeree superiori o a un fondo allergico che obbligano il pz. a vivere con la bocca aperta e con lingua in posizione bassa per mantenere aperto un corridoio intraorale di passaggio per l’aria.